L’autunno è iniziato grazie al cielo. L’autunno è la mia stagione preferita perchè significa novità, inizi, pause e riflessioni ma anche voglia di fare. Autunno is the new january, lo pensiamo ormai tutti.
Amavo l’autunno già da bambina e lo adoro adesso che sono mamma per una serie di ragioni assolutamente non trascurabili.
Dai 18 ai 27 anni a settembre programmavo nuovi viaggi da fare entro l’anno, mangiavo dolci a volontà (beh quello tutto l’anno tutti gli anni), riempivo la mia libreria di nuovi titoli e il mio armadio di capi che avrei indossato al massimo fino a Natale. Credevo che tutto fosse possibile, soprattutto in autunno, brillavo della luce di chi ha dei progetti e delle mete e prova felicità e appagamento per il solo fatto di averli messi nero su bianco.
In fondo, anche se non ho più 18 anni da un pezzo e ho delle responsabilità di mamma e di moglie credo ancora che tutto sia possibile. Se non lo credessi davvero non potrei traghettare i miei figli verso il loro esaltante futuro: loro i comandanti che decideranno la rotta, io le braccia di chi rema e remerà senza mai fermarsi.
In autunno riaprono gli asili (il momento più esaltante per un genitore), ricominciano le attività pomeridiane e i bambini non mangiano più il gelato il che mi autorizza a cucinare muffin, torte, crostate con la scusa della lotta alle merendine confezionate (che pure rimangono le mie preferite). Piccolo particolare: i miei figli non mangiano dolci. Ad ottobre i parchetti diventano quasi del tutto impraticabili: se solo il meteo fosse più coerente (oggi mentre scrivo ci sono circa 20 gradi ma siamo pazzi?) potremmo archiviare fino a primavera lo sbattimento estremo di portare i bambini fuori, nel verde.
Del resto dai, il verde è del tutto sopravvalutato: non dona a nessuno nemmeno in fatto di abbigliamento, nemmeno ad Olivia Palermo, l’arancione, il rosso, il mattone, il marrone, il beige, questi si che sono colori!
Non sopporto svegliarmi presto al mattino e vedere il sole alto in cielo, la sveglia mattutina secondo me è caffè caldo e fuori buio misto a bagliori di inizio giornata. In autunno anche la natura si prepara all’inverno in senso metaforico e non: si raccolgono le forze e le idee, si fanno conserve, si rafforzano le difese immunitarie.
Tutte le mie tre gravidanze le ho vissute in autunno: pioggia, plaid, foglie che cadono, caldarroste, purè di zucca, tisana allo zenzero e piccoli piedini cicciosi da scaldare.
Ottobre è cambio degli armadi, quel particolare momento in cui Marito finge improvvisi impegni lavorativi e io metto a soqquadro la casa sbraitando qua e là con me stessa per gli acquisti inutili fatti negli ultimi anni. Quanto all’abbigliamento per Bombetti e Trombetti sono senza dubbio più organizzata e scelgo in base a praticità, qualità, comodità, versatilità e perchè no, estetica!Oggi vi presento i nostri outfit autunnali Sarabanda.
Cosa c’è di più elegante ma anche “libero” nel senso più reale del termine di un bel cardigan per i maschietti?Un capo che si può togliere-mettere-togliere-mettere con facilità, che si abbina a qualsiasi outfit, che non stringe e che lascia liberi i bambini di correre e giocare. Questi di Bombetti e Trombetti sono proprio morbidi e resistenti (anche ai lavaggi della sottoscritta) oltre che arricchiti da bordi in contrasto, tasche fantasia e toppe sui gomiti: noi li abbiamo abbinati con i jeans con dettaglio british (per Trombetti) e con dei pantaloni blu navy dalla vestibilità perfetta per Bombetti.
Quanto alla giacca, ne abbiamo scelta una uguale ma in diversi colori (da tramandare al terzo/terza perchè la durata è assicurata!); anche in questo caso la qualità Sarabanda è visibile a partire dai dettagli: l’interno in pile, le grandi tasche, il cappuccio amovibile e la leggerezza ma anche la garanzia di calore dell’interno in vera piuma.
Per saperne di più visitate il sito ufficiale o la pagina Facebook Sarabanda.