Dallo scorso 6 marzo 2020 chi trasporta in auto bambini sotto i 4 anni senza l’utilizzo di un dispositivo antiabbandono (o “di allarme”) rischia multe fino a 333 euro e la decurtazione di 5 punti dalla patente∗. Come vi avevo già raccontato l’iter della norma sui dispositivi antiabbandono è stato piuttosto travagliato: la legge n.117 del 2018 aveva previsto l’obbligo per tutti coloro che trasportano in auto bambini di età inferiore ai 4 anni di dotarsi di un sistema anti abbandono. La normativa però si limitava ad introdurre l’obbligo rimandando ad un successivo decreto attuativo disposizioni specifiche sulle caratteristiche tecniche dei dispositivi. Il cammino legislativo è stato lungo e il decreto attuativo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale solo il 7 novembre 2019; le sanzioni, invece, come vi accennavo, sono “diventate operative” dallo scorso marzo.
Com’è possibile abbandonare un figlio in auto? A me non succederà mai! Quante volte ci siamo ripetuti queste frasi? Eppure voglio raccontarvi di quei tanti mesi in cui dovevo arrivare in ufficio ad un orario preciso per timbrare il mio cartellino dopo aver accompagnato tutti i miei bambini a scuola; è stata dura, come lo è per tutti i genitori, ogni mattina in auto ripassavo mentalmente i nomi dei miei figli e visualizzavo il momento in cui li avevo lasciati a scuola affidandoli alle rispettive maestre. Sentivo come il bisogno di convincermi di aver seguito l’intera procedura mattutina senza intoppi e senza dimenticanze. Ero un genitore molto stanco e preoccupato per la “tenuta” dell’intera famiglia e cercavo trucchi, stretegie e soluzioni personali per non crollare letteralmente. Riponevo sempre sul sedile posteriore la borsa con il computer portatile in modo da poter controllare i seggiolini dei miei bambini una volta arrivata nel parcheggio dell’ufficio. Purtroppo gli esperti confermano l’esistenza della cd. amnesia dissociativa, un vero e proprio blackout cognitivo che può essere causato, in casi estremi, da forte stress o eccessiva deprivazione del sonno.
Quali altre soluzioni adottare? Prima di scegliere il giusto dispositivo antiabbandono e parlarvi di quello che abbiamo provato noi voglio spronarvi a condividere il vostro carico mentale con chi vi sta accanto e non intendo semplicemente chiedere al compagno di occuparsi materialmente di alcune attività, significa dimenticarsi di una parte delle incombenze perché a quelle ci pensa il papà dei nostri figli, come è giusto che sia (e questo naturalmente si traduce nella rinuncia da parte nostra ad avere il controllo su tutto).
Non siamo infallibili, non siamo insostituibili, non siamo invincibili; possiamo crollare (a volte, forse, dobbiamo crollare). Credo sia giusto (e obbligatorio adesso in Italia) affidarsi a dispositivi che ci semplifichino la vita ma solo dopo aver preso consapevolezza dei ritmi eccessivi che ci costringono alla “resa”.
Il dispositivo di allarme che ho avuto l’opportunità di testare si chiama Tippy Smart Pad ed è il dispositivo anti abbandono più venduto in Italia. Si tratta di un innovativo cuscinetto Bluetooth da applicare sul seggiolino auto del proprio bambino e che consente di rilevarne la presenza (tramite un sensore di pressione) lanciando un allarme in caso di emergenza e così scongiurando il rischio di dimenticarlo all’interno dell’automobile.
Come funziona? Tippy Smart Pad (prodotto dalla società Digicom) comunica attraverso una APP dedicata (si chiama Helvetia Tippy ed è disponibile sia su Android che iOS), rileva la presenza del bambino sul seggiolino e avverte con un allarme sonoro quando l’adulto si allontana di qualche metro dall’auto. In aggiunta, nel caso in cui il genitore non si accorga dell’alert, invia un SMS ai due numeri di emergenza precedentemente memorizzati (con l’indicazione della geolocalizzazione dell’auto) in modo da creare una vera e propria rete di soccorso.
È facilmente installabile su tutti i seggiolini auto e la tecnologia di comunicazione Bluetooth Low Energy ne determina una durata di 4 anni considerando un uso medio di 2 ore al giorno. Caratteristica da non sottovalutare per noi genitori di bambini che soffrono di mal d’auto: Tippy Smart Pad è coperto da tessuto sfoderabile e lavabile.
La novità davvero conveniente per le famiglie (e per la sicurezza a 360° dell’intera famiglia) è che Helvetia (vi ricordate? Ve ne avevo già parlato!), la grande compagnia assicurativa svizzera operante, in Italia, da oltre 60 anni con l’acquisto della polizza infortuni conducente Guida Sicura omaggia i clienti del dispositivo Tippy Smart Pad. Cos’è Helvetia Guida Sicura? Si tratta della polizza che protegge per gli infortuni il conducente dell’auto (che in caso di incidente è l’unica persona non coperta dall’assicurazione R.C. Auto se responsabile del sinistro) e i suoi passeggeri anche quando si sale o si scende dal veicolo, mentre si caricano bagagli o si effettuano riparazioni. Con Helvetia Guida Sicura si può anche godere di un servizio di pronto intervento attivo 24 ore su 24.
Come ricevere il dispositivo Tippy Smart Pad? Basterà Sottoscrivere la polizza Helvetia Guida Sicura presso un’Agenzia Helvetia aderente all‘iniziativa entro il 31 dicembre 2020 per ricevere gratuitamente un dispositivo Tippy Smart Pad. Qui una mappa delle agenzie aderenti all’iniziativa.
∗dagli 83 ai 333 euro (che si riducono a 58 e 100 euro se si paga entro cinque giorni) con sottrazione di 5 punti dalla patente. Se si commettono due infrazioni in 2 anni scatta la sospensione della patente da 15 giorni a due mesi.
“Articolo scritto in collaborazione con NostroFiglio, PianetaMamma e Helvetia”