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Ho scritto t’amo con le patatine

Ormai lo sapete, ho un marito decisamente romantico. Uno di quegli uomini che scrive dolcissime dediche tipo “Sei come il prezzemolo sulle vongole” o “sei un fiore di zucca in pastella ma ben croccante”.

Un uomo dalle mille mirabolanti sorprese a partire dalla busta con denaro (in stile regalo di matrimonio dello zio) per il nostro anniversario passando per le ciabatte in offerta a 2,99 Euro per San Valentino per finire all’Happy Meal recapitato al lavoro con biglietto “Alla mia Yoghina” (ndr. l’amica un po’ sfigata di Mila e Shiro).

Devo dire che molte delle mie storie d’amore si sono consumate davanti ad un panino McDonald’s; molte, diciamo quelle 2 o 3 che ho avuto nella mia giovane vita. Dalle mie parti (in Sicilia) il primo ristorante McDonald’s aprì a Catania quando frequentavo le superiori: andarci significava un viaggio in treno di 30 minuti e un tratto in autobus, avventura adrenalinica allo stato puro. Trascorrere un’intera giornata con il fidanzato, pranzare fuori, andare in giro in una città quasi sconosciuta ma decisamente più grande del piccolo paese di provincia. Il McDonald’s era un luogo esotico che fino a quel momento avevamo visto solo in occasione di qualche viaggio all’estero (durante una vacanza studio in Australia lo frequentavo spesso preferendolo alla “creativa” cucina della mia host mum) o fuori regione. E io avevo un metabolismo talmente giovane che ordinavo ben due panini: un McRoyal Deluxe (ritornerà? Pare proprio di sì!) e un Cheeseburger da dividere a metà, occhi negli occhi e formaggio filante per due. Giornate indimenticabili che finivano troppo presto e piuttosto miseramente al mio rientro a casa davanti ai broccoli bolliti di mia madre e al divieto imperituro di ulteriori uscite di mio padre.

È davanti ad un Big Mac che ho pianto lacrime di rabbia e rinascita per una storia sbagliata iniziata male e finita peggio subito dopo un massacrante trasloco fatto da sola in tram: lasciavo una casa in due per andare nel mio nuovo monolocale milanese che mi avrebbe vista crescere e diventare quasi donna. Lo ricordo come se fosse ieri, una calda sera di aprile in zona Porta Romana a Milano.

Oggi che sono una over 30 i due panini me li sogno (carboidrato keep calm) ma quando io e Marito vogliamo sentirci giovani e senza pensieri, andiamo a mangiare al McDonald’s. Quotidianamente mangiamo pasta e ceci, pasta al sugo, minestrone, lenticchie, uova e pesce (sì lo so, ho un ricettario piuttosto limitato). Sì lo so, da ciò che scrivo si evince che di giovane e cool nella nostra vita c’è poco o niente.

Se penso all’ultimo anno e alle volte in cui ho portato i bambini al McDonald’s mi vengono in mente momenti sereni, spensierati e divertenti: la festa dell’amico del cuore di Niccolò (quella in cui l’animatore mi ha costretta ad ancheggiare mentre le altri madri si nascondevano nelle cucine del ristorante, ufficialmente per controllare pulizia e organizzazione, ufficiosamente per non ballare sulle note di Veo Veo), il giorno della partenza per le vacanze estive (quando a casa siamo in piena crisi valigie ed il frigo è già stato svuotato), un pranzo organizzato con un paio di compagni di scuola (e poi al parco tutti insieme), una cena con mamma e papà solo con i nostri bimbi grandi – perché quando in casa ci sono 3 bambini dedicare del tempo “esclusivo” a loro è piuttosto complicato.

5 o 6 occasioni di divertimento, di giochi e di amore, ancora una volta di sentimenti. Come quando ho guardato negli occhi Niccolò e gli ho chiesto: “Sei contento di aver pranzato al Mc con la mamma soli soletti?” “Sì mamma, molto, ma adesso togliti quel pezzo di lattuga tra i denti!”. Quanto amore!

Qualche giorno fa sono stata ospite in un ristorante McDonald’s per un evento dedicato al lancio del nuovo Junior Chicken, il burger con 100% petto di pollo alla piastra pensato per i più piccoli e inserito recentemente tra le proposte dell’Happy Meal.

Happy Meal Junior Chicken

Junior Chicken nasce da una lunga ricerca di McDonald’s Italia e da un focus group di mamme di bambini tra i 3 e i 9 anni che hanno manifestato l’esigenza di avere una proposta semplice ed equilibrata con l’introduzione delle cd. proteine nobili – tra cui la carne bianca.

Per la prima volta, infatti, arriva nell’Happy Meal un panino con il petto di pollo e fatto di soli tre ingredienti: 100% pollo alla piastra Amadori, pane (di produzione italiana) e un po’ di Ketchup (eliminabile a richiesta) – per un totale di 203 Kcal e solo lo 0,6 di grassi saturi. Per “bilanciare” la piccola porzione di patatine fritte (sostituibile con le carotine) è stato consigliato a noi genitori dalla dott.ssa Martina Donegani, biologa nutrizionista, di scegliere in aggiunta la mela e di proporre al pasto successivo una quantità extra di verdure e legumi. Ciò che conta, per i nostri figli, è l’equilibrio nella giornata alimentare a partire dalla colazione che deve essere sana e abbondante (con frutta, carboidrati e latticini).

Durante l’evento ho visitato con le altre partecipanti le cucine McDonald’s dove vigono rigide regole di pulizia (c’è un segnale che ricorda ai dipendenti di lavare costantemente le mani), conservazione e preparazione dei cibi: tutto è disciplinato, annotato, regolamentato e programmato (con molti timer!) per garantire la sicurezza e la tracciabilità della catena “produttiva” e della cd. catena del freddo. Le materie prime sono all’80% italiane (la carne al 100%).

Con moderazione e buon senso (e senza inutili demonizzazioni) si potrà mangiare un panino in compagnia e godere dei servizi di intrattenimento per le famiglie proposti ormai in quasi tutti i ristoranti McDonald’s: dal servizio al tavolo (molto utile nei casi in cui ci siano più bambini e un solo adulto), ai tavoli interattivi, ai laboratori, alle aree gioco separate che piacciono molto ai miei bambini fino alle feste di compleanno. A questo proposito ci tengo a dirvi che, in caso di intolleranze o celiachia dei vostri figli o dei piccoli ospiti, troverete cibi dedicati o modificabili sul momento in base alle specifiche esigenze (si può ad esempio richiedere il panino senza sesamo o senza lattosio).

 Junior Chicken Happy Meal

Post in collaborazione con McDonald’s. La stesura di questo articolo non ha causato mal di pancia a nessun bambino, il minestrone che ho preparato per la cena, invece, causerà di certo una epidemia di finta gastroenterite tra i miei figli 😉

 

 

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