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Il diritto alla stanchezza

Quando sono stanca io faccio voli pindarici con la mente. E’ come se mi trovassi ad un livello di estrema ascesi. La mancanza di sonno ci rende saggi, poetici e profetici. Soffriamo e ci sublimiamo.
Ci sublimiamo e finiamo il barattolone di Nutella.
Sbadigliamo e cantiamo a squarciagola Amore Disperato di Nada in macchina con movimento bacino-anca.
“Lei ballerààà tra le stelle in cielooooooo”
Coltiviamo le nostre occhiaie e ci riguardiamo per la milionesima volta Flash Dance. Chiamatemi Jennifer e passerò indenne l’ennesima notte in bianco.
Ho tanto sonno e riesco a percepire gli ultrasuoni come i gatti. Ho voglia di caffè e potrei dormire su un albero a testa in giù come i pipistrelli.
Mi accascio sulla scrivania e mi domando il perché dei fiumi di inchiostro spesi sulla questione della doppia spunta blu di WhatsApp: “Hai la conferma che ho letto il tuo messaggio? Non ti ho risposto? Benissimo!Chissene. Scrivimi una lettera. Mandami una cartolina. Oppure fammi causa” (il film “La verità è che non gli piaci abbastanza” non c’ha insegnato nulla santiddio?) 
Mi sto innalzando, mi distacco dai bisogni fisici, non ho più fame né sete, al bagno ci vado raramente (ma questo pure quando dormo), ma non riesco ad eliminare dalla mia mente la solita vecchia trita e ritrita voglia di shopping.
Vado e rivado nella sezione shopping del sito di Olivia Palermo (SHOP OLIVIA’S BOUTIQUE): riempio carrelli, svuoto carrelli, riempio carrelli, svuoto carrelli. Pur di avere la Fendi 2Jours con le iniziali di Olivia potrei pure modificare il mio cognome in Olga Pincopallino. Olga Psicologicamente così così. Olga Passapaperinoconlapipainbocca. Olga Parapapà. Olga Paneburroemarmellata. 
Sono molto zen. Desisto. Opto per una barretta energetica al distributore automatico.
E comunque io quando preparavo gli esami all’università ero pure più stanca.
Diritto commerciale batte Trombetti 1 a 0.
Meglio partorire ancora un paio di volte che ri-studiare Diritto Civile opera omnia.
Più semplice rispondere alla domanda “Signora la vuole l’epidurale?” che a quella relativa all’usucapione delle universalità di mobili.
Così è deciso, l’udienza è tolta (RONF).
(Pare vada per la maggiore una nuova tipologia di padre, quello materno; quindi caro Marito sublimati, innalzati, elevati e dissequestra la mia carta di credito, grazie).

(Per chi non abbia capito questo post prego rivolgersi al centro d’ascolto “Mamme sull’orlo di una crisi di shopping”)

Firmato
Olga Pescepalla

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