Al rientro non soffro di nessuna sindrome post traumatica da stress. Amo i rientri, soprattutto quelli scolastici, non vedo l’ora di risentire, quando Bombetti andrà in prima elementare, il profumo della cancelleria nuova di pacca.
Va tutto alla grande: piove, c’è un clima fresco, Edoardo fa la pipì addosso solo 3 volte al giorno, non una volta in più, abbiamo finalmente ritrovato “la macchinina quella nera, quella con la ruota un pochino graffiata, quella che si chiama BI Mi VU” che cercavamo dal mese di gennaio 2014. Era nel cesto della roba sporca, non che io non l’abbia mai svuotato in un anno e mezzo ma in fondo in fondo non ci sono mai arrivata per un problema di eccesso di accumulo e di impossibilità di eliminazione delle scorte. Il fondo del barile noi non lo raschiamo mai.
La prossima settimana inizierà l’asilo e per il primo anno da 3 a questa parte non avremo nessun inserimento da fare, anzi, se avete un figlio da inserire mi candido che mi sento strana a non cantare in cerchio la canzone del benvenuto “fischia il treno, il treno fischia, ecco Edo macchinista”; le strade sono deserte e posso cantare a squarciagola i Cardigans senza che nessuno chiami la protezione “gente nostalgica degli anni 90′” o mi nomini all’unanimità automobilistica nuova conduttrice di Matricole e Meteore.
Mamme, però, ammettiamolo: dopo le vacanze estive a stretto contatto con i nani siamo tutte un po’ ehm sfasate rincoglionite: io, per dire, stamattina mi sono fermata al semaforo verde per eccesso di zelo. Vogliamo limitare il rischio di perderci il figlio durante la grande spesa del rientro, quella che ci esalta perché finalmente troviamo tutti i nostri prodotti preferiti mentre al supermercato di paese c’erano solo i frollini convenienza nel pacco da 5kg?
Ci aiuta BeA Legami Preziosi con il nuovo gioiello per bambini “IO TAG” su cui è possibile incidere nome del bimbo e numero di telefono da contattare in caso di emergenza.
Una medaglietta a forma di casa, simbolo per eccellenza di protezione, su cui effettuare l’incisione: un’idea, semplice e bella, per aiutare noi genitori nella “gestione” dei bambini durante le vacanze e la vita quotidiana.
Ciò detto, il rientro mi piace, ho un unico problema: tutti i miei amici, colleghi, conoscenti vantano un’abbronzatura alla Roberto Carlino. Io quella di Pippo Franco.
3 comments on “Il rientro lo ritento”
Ma ormai sono anni che si dice essere out l’abbronzatura! Le vere Signore, sono pallide come geishe!!! 😉
sante parole!!!!!!
L’abbronzatura e’ decisamente sopravvalutata!! io in vacanza ci sono da oggi, ma in realtà sono alle prese con commissioni e valigie, che odio fare!
Accogliere i rientri come te mi piacerebbe moltissimo!!!