L’amore per i figli è l’acqua bollente della doccia al mattino.
É un quadro di Pollock (un casino), un film di Sorrentino (incomprensibile), un romanzo russo (infinito).
É il sollievo che si prova dopo aver tolto un sassolino della scarpa (metaforicamente e non).
Il formicolio alla pancia prima di un esame importante e l’adrenalina che si prova dopo averlo superato.
É un salto nel buio senza protezioni, senza fine, senza lacci, perché il paracadute sono proprio loro.
É svegliarsi al mattino mezz’ora prima del suono della sveglia e capire che non è ancora arrivato il momento di alzarsi.
É trovarsi in aeroporto agli arrivi in attesa di quel qualcuno e leggere sul tabellone la scritta “flight landed”.
É andare dal dentista e ricevere una botta di morfina bella forte e visualizzare campi di grano e unicorni rosa mentre lui vi estrae il dente del giudizio (perché voi non avete mai visualizzato unicorni?).
É impastare una torta al cioccolato e leccare il cucchiaio sporco di crema. E subito dopo rubare lo zucchero a velo spolverizzato sulla torta.
É togliere la calze ed indossare una gonna perché è già arrivata l’estate. E accorgersi che la depilazione dura ancora.
É ricevere la mail della biblioteca che recita: “Il libro che hai richiesto è pronto per il prestito”.
É mettere in ordine l’armadio a giugno e trovare una banconota nella tasca del cappotto invernale.
É trovarsi al semaforo rosso e avere davanti a sé due 50enni che si baciano in auto. Cioé a 50 anni vi baciate ancora spesso?
É scegliere la baby sitter in base alla foto di profilo di WhatsApp: per me vince quella che ha l’immagine di Kelly e Brenda al ballo della scuola.
É incontrare un’amica che vi deve assolutamente ed urgentemente parlare e scoprire che a) non è incinta e b) non si sposa ma che ha trovato un lavoro fichissimo in Australia e si trasferisce là (e voi andrete a trovarla al più presto).
É il profumo di zenzero e cannella natalizio e quello della crema solare in spiaggia. E pure quello della benzina quando si fa il pieno.
É pensare ad una battuta divertentissima che gli altri però non capirebbero (a me capita spesso, devo preoccuparmi?) e riderne da soli.
L’amore per i figli è giallo, poi rosso, a volte grigio, poi di nuovo giallo ed infine glitterato.
Le foto di questo post sono state scattate durante un pomeriggio trascorso in cameretta con Bianca Zoe, sole io e lei a giocare “a far finta di” (il suo gioco preferito del momento!). BZ indossa i suoi nuovi stivaletti Falcotto in morbido velour con interno in montone, chiusura con velcro e suola in gomma in color rosa antico.
Li trovate qui insieme a tutti gli altri modelli della nuova collezione autunno-inverno 2018/19 di Falcotto.
2 comments on “L’amore per i figli”
Il post mi piace, gli stivaletti no (la biblioteca di Bianca Zoe invece si!!!), ma sono gusti.
e sottolineo….non finisce mai!!!!!!! Come non si finisce mai di preoccuparsi per loro…