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Ricercamondo: quando la scienza arriva in classe

Qualche giorno fa ho trascorso una mattinata in compagnia di una quarta elementare della provincia di Milano, una mattinata all’insegna di scienza ed esperimenti presso la sede Henkel di Milano. Tutto questo grazie a Ricercamondo l’iniziativa educativa di Henkel – nata con il nome di Forscherwelt (mondo dei ricercatori) nel 2011 a Düsseldorf – per avvicinare i bambini al mondo della scienza, aiutandoli e spronandoli a imparare in modo facile e divertente. Lanciato in Italia nel 2016, Ricercamondo fino ad oggi ha coinvolto nel mondo 44.000 bambini e, in Italia, quasi 5000 alunni delle scuole primarie con l’obiettivo di portare la scienza in classe (le attività sono naturalmente gratuite per le scuole). Come? Partecipando direttamente allo svolgimento delle attività di ricerca, facendo vivere ai bambini – almeno per un giorno – la quotidianità dei ricercatori, giocando certo ma riproducendo fedelmente la realtà. E allora via libera a camici, provette, strumenti di ricerca, misurazione e analisi, si parte dalla spiegazione del metodo scientifico (sul quale i bambini erano preparatissimi e pure io avendolo studiato pochi giorni fa con Niccolò!).

I bambini e i ragazzi si appassionano alla scienza quando vedono che ha un’applicazione nella vita reale, gli esperimenti sono importanti perché mostrano davvero ciò che succede; questo, però, non è scontato – dalle ultime ricerche emerge che il 25% degli alunni non fa esperienze pratiche a scuola in ambito scientifico (spesso per mancanza di tempo, fondi, personale e spazi adatti all’uso).

Ricercamondo Henkel

Secondo i dati dell‘ultimo rapporto OCSE “Education at a glance 2019”, in Italia gli studenti in discipline STEM (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica) hanno davanti a sé la prospettiva di un ingresso nel mondo del lavoro molto più agevole e meglio remunerato – il tasso di occupabilità è superiore all‘85% – ma rappresentano soltanto il 15% di tutti i laureati. Ricerche indipendenti hanno confermato che la probabilità di intraprendere percorsi di studio orientati alle STEM è più alta fra coloro che hanno avuto la possibilità di approcciarsi alle materie scientifiche e tecniche già durante l’infanzia e i primi anni di scuola.

Ci tengo da donna, lavoratrice e mamma a sottolineare l’esistenza del grave divario di genere esistente in Europa nell’istruzione e nelle carriere lavorative inerenti le discipline scientifiche, ingegneristiche, tecnologiche e matematiche. Fondamentale il sostegno di genitori e insegnanti affinché le ragazze non subiscano il pregiudizio secondo il quale non sarebbero adatte per determinati mestieri e a certi settori di attività. Bisognerebbe, inoltre, avere modelli di riferimento, scienziate e donne dell’hi-tech che dimostrano che farcela è possibile. Sarò di parte, è vero, ma ho potuto notare (con una certa soddisfazione non lo nego!) la dedizione, la puntigliosità, le capacità pratiche e analitiche e l’estrema precisione delle bambine della classe quarta che ha partecipato con me alla mattinata di Ricercamondo. Conosco molto bene i maschietti di 8/9 anni – avendone un valente esemplare in casa – e posso senza dubbio affermare – pur peccando di generalizzazione – come questi ultimi siano decisamente più “caciaroni” delle loro colleghe scienziate. Dentro di me si è quindi sollevato il coro “Forza ragazze, avanti!” e le ho immaginate da adulte con il loro camice bianco a sfidare pregiudizi e disparità e a dirigere laboratori e istituti di ricerca.

Durante la mattinata mi sono spesso ritrovata a sorridere per le mille domande e curiosità dei bambini alle due bravissime divulgatrici scientifiche (donne evviva – dell’organizzazione ToScience che si occupa di divulgazione scientifica) che li hanno guidati negli esperimenti. La fantasia delle ipotesi di partenza (potenzialmente infinita!) unita alla precisione nella conduzione dei protocolli ha generato momenti così diversi ma altrettanto utili e divertenti.

Ricercamondo Henkel

Mi piace una delle definizioni date da Henkel alla sua Ricercamondo: “è un vero e proprio gioco di ruolo, perché la teoria non basta: la curiosità è un istinto innato, ma va coltivata giorno dopo giorno, imparando a fare le domande giuste per trovare le risposte giuste. Bisogna mettere i bambini nella condizione di poter esplorare autonomamente il mondo, di correggersi di fronte agli errori e di sviluppare un naturale amore per la scoperta”.

Che esperimenti hanno fatto i bambini durante la mattinata?

Il primo è stato cercare di capire come è fatta la colla (perché prima di fare uno scienziato deve formulare una domanda e trovare una risposta formulando delle ipotesi!): i bambini hanno analizzato alcuni alimenti tramite un indicatore a base di iodio per capire quali contengono amido. Hanno poi realizzato in prima persona la colla utilizzando amido, acqua e alcuni coloranti alimentari. Volete provarci anche voi con i vostri bambini? Grazie a Ricercamondo si può! Sul sito dedicato all’iniziativa sono stati messi a disposizione esperimenti e protocolli da seguire, ecco qui quello per creare una colla “casalinga”.

Ricercamondo Henkel

Subito dopo hanno creato la carta riciclata – per me grande tuffo nel passato perché devo dire che si tratta di uno dei pochissimi esperimenti – forse l’unico che io abbia mai fatto a scuola nei primi anni 90′ (e, in effetti poi, le mie scelte scolastiche non sono andate verso le materie scientifiche, anzi). Pure questo replicabile a casa (e molto utile per trasmettere valori di sostenibilità e rispetto per l’ambiente) grazie alle spiegazioni che troverete su Ricercamondo.it (anche gli insegnanti potranno scaricare i diversi protocolli per effettuare gli esperimenti in classe – si tratta di procedure semplici fatte con materiali di facile reperibilità).

Lasciati i fogli di carta riciclata ad asciugarsi via di corsa verso il pranzo perché la scienza, si sa, mette un certo appetito!

Nei prossimi giorni vi mostrerò me, Niccolò e Edoardo trasformati in curiosissimi scienziati (con la supervisione del papà che non vuol rinunciare a partecipare!), siete pronti?

Ricercamondo Henkel

 

 

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